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Mangiare & bere

Ispirazioni

Il pane di Lana e del Val d'Ultimo, le uova biologiche del Val Venosta, il tè di Bolzano e il caffè di Fiè, miele, formaggio e yogurt sempre del Val d'Ultimo. Conosciamo personalmente tutti i nostri agricoltori, produttori e fornitori e le visitiamo regolarmente. Ci riforniamo anche di succhi di frutta, birre e liquori locali e la nostra carta dei vini comprende le migliori bottiglie della regione e d'Italia.

Il pane di Lana e del Val d'Ultimo, le uova biologiche del Val Venosta, il tè di Bolzano e il caffè di Fiè, miele, formaggio e yogurt sempre del Val d'Ultimo. Conosciamo personalmente tutti i nostri agricoltori, produttori e fornitori e le visitiamo regolarmente. Ci riforniamo anche di succhi di frutta, birre e liquori locali e la nostra carta dei vini comprende le migliori bottiglie della regione e d'Italia.

"La mia idea di cucina nutrizionalmente consapevole ed equilibrata, si concretizza in un menù vario e variopinto, che offre anche piatti vegetariani, vegani, senza lattosio e senza glutine, preparati con i migliori ingredienti che ho trovato per voi, senza mai sacrificare il puro piacere del mangiar bene".

Andreas Pircher, chef de cuisine di Schwarzschmied

Fresco, consapevole, Slow Food

Produciamo con le nostre mani Gewürztraminer Südtirol Alto Adige Doc, Vernaccia e Lagrein. Dall’orto dietro l'hotel cogliamo verdure fresche, erbe e frutta per la nostra cucina, a seconda della stagione.

Produciamo con le nostre mani Gewürztraminer Südtirol Alto Adige Doc, Vernaccia e Lagrein. Dall’orto dietro l'hotel cogliamo verdure fresche, erbe e frutta per la nostra cucina, a seconda della stagione.

Meet the Team: Andreas Pircher

Andreas Pircher non è un uomo di tante parole. Ha un carattere calmo e stoico che è piuttosto raro in questi giorni dominati dagli chef di Instagram, quando il mondo culinario diventa così spesso un superficiale clambake visivo.

Andreas Pircher non è un uomo di tante parole. Ha un carattere calmo e stoico che è piuttosto raro in questi giorni dominati dagli chef di Instagram, quando il mondo culinario diventa così spesso un superficiale clambake visivo.