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Der Schmied - di Hannes Egger

Queste opere d'arte di Hannes Egger sono dedicate all'ultimo fabbro che lavorò qui con fuoco, incudine e pinze. Domenico Zampieri era conosciuto oltre i confini regionali per una capacità particolare: liberava le persone dal dolore della sciatica cauterizzando il nervo tra le dita dei piedi con il ferro rovente. Questo mestiere, appreso in India, lo rese un punto di riferimento per persone da vicino e lontano.

I quattro dipinti di Hannes Egger sono pensati per essere osservati uno sopra l'altro e raffigurano l'ultimo fabbro. Egger lo rappresenta con spalle larghe e mani robuste, che regge l'incudine con il cappello abbassato sul viso.

Il ferro di cavallo, insieme al fuoco, le pinze, il chiodo e la ruota del carro, sono simboli che lo identificano come maniscalco. Si vede il nervo sciatico tra le dita, che bruciava, divenendo così simbolicamente parte della sua identità. L'opera documenta la storia dell'Hotel Schwarzschmied, costruito sulle tradizioni del luogo che intende tramandare.

Hannes Egger ha studiato filosofia e con la sua arte vuole sempre trasmettere una narrazione. Sebbene abbia lavorato molto con disegni e simboli, recentemente si è dedicato a progetti partecipativi che rendono gli spettatori parte integrante dell'opera. Le sue opere sono esposte in tutto l’hotel e offre anche visite guidate regolari della sua arte.

Queste opere d'arte di Hannes Egger sono dedicate all'ultimo fabbro che lavorò qui con fuoco, incudine e pinze. Domenico Zampieri era conosciuto oltre i confini regionali per una capacità particolare: liberava le persone dal dolore della sciatica cauterizzando il nervo tra le dita dei piedi con il ferro rovente. Questo mestiere, appreso in India, lo rese un punto di riferimento per persone da vicino e lontano.

I quattro dipinti di Hannes Egger sono pensati per essere osservati uno sopra l'altro e raffigurano l'ultimo fabbro. Egger lo rappresenta con spalle larghe e mani robuste, che regge l'incudine con il cappello abbassato sul viso.

Il ferro di cavallo, insieme al fuoco, le pinze, il chiodo e la ruota del carro, sono simboli che lo identificano come maniscalco. Si vede il nervo sciatico tra le dita, che bruciava, divenendo così simbolicamente parte della sua identità. L'opera documenta la storia dell'Hotel Schwarzschmied, costruito sulle tradizioni del luogo che intende tramandare.

Hannes Egger ha studiato filosofia e con la sua arte vuole sempre trasmettere una narrazione. Sebbene abbia lavorato molto con disegni e simboli, recentemente si è dedicato a progetti partecipativi che rendono gli spettatori parte integrante dell'opera. Le sue opere sono esposte in tutto l’hotel e offre anche visite guidate regolari della sua arte.